Una serata di arte e voce
2022

Pinacoteca Zuest, Rancate
mercoledì 18.05.2022, ore 18.30
Letture e sguardi tra arte e letteratura
una serata con Serodine
accompagnati dalle parole di Piero Bianconi
con
Mariangela Agliati Ruggia
Alessandra Brambilla
letture di
Concreta Teatro
prenotazione obbligatoria entro il 16.05
deus-pinacoteca.zuest@ti.ch
091 816 47 91
Biglietto di ingresso CHF 10.-
I consigli di Virginia
2022

"L'unico consiglio che una persona può dare a un'altra riguardo la lettura è quello di non accettare consigli, di seguire i propri istinti, utilizzare i propri ragionamenti, arrivare alle proprie conclusioni". Così scrive Virginia Woolf (1882-1941, nella foto) in un libro, appena uscito in italiano (Virginia Woolf, "Il lettore comune", Elliot). Recensendo il libro, composto di articoli della Woolf pubblicati su giornali e riviste culturali, Annalena Benini su "Il Foglio " scrive fra l'altro: "Non c'è nei testi della Woolf solo la letteratura, ma la letteratura impastata con la vita, la satira, la storia, i pettegolezzi. E uno sguardo lungo, fatto di immaginazione e senso critico". Vien voglia di sfogliarlo presto.
Marta Morazzoni a Lugano
2022

La scrittrice Marta Morazzoni, autrice del romanzo, appena uscito, "Il rovescio dell'abito" (vedi il nostro video e la nostra recensione) sarà a Lugano martedì 10 maggio, alle 18, alla Casa della Letteratura per presentare il suo libro, intervistata da Michele Fazioli, responsabile del "Circolo dei libri". La "Casa della letteratura" sta nella villa Saroli, in Viale Stefano Franscini 9. L'evento è gratuito ma occorre iscriversi attraverso il sito www.casadellaletteratura.ch perché il numero di posti è limitato.
Cechov: “disperanza” e speranza
2022

Una riflessione da Cechov (autore sul quale lavoreremo nei Circoli di lettura il 2 e il 3 maggio e con una aggiuntiva serata a teatro per “Il giardino di ciliegi”)
Da “Zio Vania”:
Il medico ASTROV: “Per quanto riguarda la mia vita personale, privata, beh, non c’è proprio niente di buono. Sapete, se si cammina per un bosco in una notte fonda, e intanto in lontananza brilla una luce, allora non si avvertono né la stanchezza, né l’oscurità, né i rami spinosi che ti sbattono sul viso…Io lavoro, e voi lo sapete, come nessun altro nel distretto, il destino mi colpisce senza sosta, talvolta soffro in modo insopportabile, ma in lontananza non vedo luci. Non aspetto più niente per me stesso, non amo gli uomini…Da tempo non amo più nessuno”.
SONIA: “Nessuno?”
ASTROV: “Nessuno. Provo una certa tenerezza soltanto per la nostra balia, è una questione di ricordi”