Circolo dei Libri

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14aprile
2016

(m.f.) E' morta il 10 marzo scorso, a 87 anni, Anita Brookner. Storica dell'arte, studiosa importante dell'arte di "˜700 e "˜800, già docente a Cambridge, era però nota soprattutto come scrittrice. Ha pubblicato una decina di romanzi e il più noto, anche all'estero, è "Hotel Du Lac" (Booker Prize 1984), che è inglesissimo ma si svolge in Svizzera, sulla riva del lago di Ginevra.

(m.f.) E' morta il 10 marzo scorso, a 87 anni, Anita Brookner. Storica dell'arte, studiosa importante dell'arte di "˜700 e "˜800, già docente a Cambridge, era però nota soprattutto come scrittrice. Ha pubblicato una decina di romanzi e il più noto, anche all'estero, è "Hotel Du Lac" (Booker Prize 1984), che è inglesissimo ma si svolge in Svizzera, sulla riva del lago di Ginevra. Le note dei giornali italiani delle scorse settimane hanno detto che quel romanzo è stato pubblicato da Neri Pozza nel 2012. Giusto. Però completezza avrebbe preteso che si dicesse che "Hotel Du Lac" fu pubblicato la prima volta in italiano da Mondadori già nel 1986: conservo una copia di quell'edizione, con la bella copertina di Judy Pedersen. E anche per gli altri romanzi della Brookner, le edizioni più recenti di Neri Pozza seguono tuttavia precedenti pubblicazioni. Questo per dire che Anita Brookner era una vecchia conoscenza dei lettori di lingua italiana appassionati di narrativa anglosassone. Dopo aver apprezzato molto, trent'anni fa, "Hotel Du Lac", avevo letto via via gli altri romanzi: i quali confermavano la forza di scrittura ma di fatto non riuscivano più a offrire la stessa vena sorprendente, la stessa compattezza ingegnosa della trama, la stessa forza scenica d'ambiente. Nelle prove successive la storica dell'arte, l'intellettuale raffinata si allargava forse troppo a rubare spazio alla narratrice pura e allegramente alle prese con la commedia di sentimenti condita di punte amare e graffi psicologici. "Hotel du Lac", alla rilettura, tiene.