Circolo dei Libri

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20settembre
2016

25 anni fa motiva Vasco Pratolini (nella foto). Nato nel 1913, toscano di Firenze, fu uno dei più importanti narratori italiani del '900.

Uno dei suoi romanzi più belli è "Cronaca familiare" (oggi in BUR Rizzoli): "Quando la mamma morì tu avevi venticinque giorni, eri ormai lontano da lei, sul colle. I contadini che ti custodivano ti davano il latte di una mucca pezzata; ne ebbi anch'io una volta che venimmo a trovarti con la nonna. Eri un bambino bello grasso, biondo, con due grandi occhi celesti. - Il ritratto della salute - diceva la nonna alle inquiline, si asciugava gli occhi eternamente umidi di pianto". Comincia così la storia di un ragazzino di cinque o sei anni che ricorda le visite, assieme alla nonna, al fratellino più piccolo, per mettere al mondo il quale la mamma era morta. Il neonato è stato messo a balia presso dei contadini nella campagna appena fuori Firenze. In seguito sarà di fatto adottato dal fattore di un nobile possidente terriero e il romanzo narra di questi contatti fugaci fra il fratello maggiore rimasto a casa e il fratellino incamminato verso un altro destino. Siamo verso l'anno 1920. I due diventeranno adulti, si perderanno, si ritroveranno, fra memoria, nostalgia, rimpianti.

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