Circolo dei Libri

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Assaggi di Simenon

04ottobre
2019


Georges Simenon (1903.-1989), nel 30 mo della morte. Adelphi ha appena mandato in libreria la traduzione di un suo bel romanzo del 1952, "Marie la strabica". Senza entrare nel merito della storia (leggetela), ecco un assaggio simenoniano d'atmosfera. Due giovani amiche stanno fuggendo in treno a Parigi dalla provincia e si apprestano ad arrivare, un poco impaurite:

"Si fece buio ben prima che si avvicinassero a Parigi, e fuori non si vide nient'altro che semafori rossi o bianchi, le luci dei treni che si incrociavano, a volte la costellazione di un villaggio o di una piccola città in cui i lampioni disegnavano la geometria delle strade, più speso fattorie isolate nella campagna, la luce fioca di una finestra dietro la quale viveva della gente (...) fino a quando non apparvero i grandi edifici scuri della periferia che sembravano incombere sul treno con tutte le loro finestre illuminate (..) Ora il fumo della locomotiva, scorrendo lungo il convoglio, si attaccava ai finestrini, nascondendo a tratti il paesaggio, ma il selciato di un pezzo di strada che erano riuscite a intravedere era bagnato, e sui marciapiedi la gente teneva l'ombrello aperto. La stazione odorava di pioggia e di fuliggine. Le sagome erano più nere che altrove, le persone che si accalcavano verso l'uscita invisibile avevano un'aria miserevole, si muovevano in fretta, con lo sguardo vacuo, come senza meta, spinte da una forza misteriosa" .

Essenziale.Grigio e misterioso. E l'odore della pioggia...