Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

21febbraio
2020

Gli anniversari diventano spunti. 20 anni fa, nel febbraio del 2000, moriva Charles M. Schulz, l'inventore dei celebri Peanuts, i fumetti di Charlie Brown e compagni, pubblicati per la prima volta nel 1950, 70 anni fa. Tutto il mondo adora il cane Snoopy che sul tettuccio della sua cuccia batte sui tasti della macchina per scrivere, in cui è infilato un foglio con l'inizio del suo grande romanzo: "Era una notte buia e tempestosa". Non si sa il seguito, né lo sapremo mai. Qualcuno (più d'uno) si è dilettato nel continuare a modo suo quell'incipit famoso. Un premio a chi azzecca l'autore di questo:

Era una notte buia e tempestosa. Uscendo dalla locanda piena di calda luce gialla e voci forti e odore di vino, il marinaio zoppo fu investito dalle raffiche di pioggia gelida, resa trasversale dal vento. Rabbrividì, si calò bene in testa il berretto e alzò il bavero del giaccone. Sollevò lo sguardo per localizzare nel buio la luce che cercava. La sola possibile. Infatti, oltre il chiarore fioco della finestra della locanda e di poche finestre accese nelle quattro case raggruppate attorno al bivio delle due strade dentro l'immensa brughiera, tutt'intorno non c'erano, per miglia e miglia, altre luci. Ma il marinaio zoppo, ancora intriso di calore e alcol ma già agghiacciato in volto e nelle mani, sapeva che c'era una luce che lui doveva cercare. Controvoglia, pieno di nostalgia antica e di ansia nuova, sapeva che quella luce poteva essere quella del proprio destino. O almeno così gli era parso di capire decifrando a fatica la lettera gualcita che teneva nella tasca interna del giaccone. Infine il marinaio vide la luce, lontana, remota ed esile nel buio. Il faro di Cape Island aveva a che fare (da sempre, che lui sapesse) con la storia sbriciolata della sua famiglia dispersa. Si incamminò, con il suo passo stonato, come se puntasse verso una stella. Ma lo sapeva bene che non era una stella e anzi sapeva bene che quella luce era solo un segno di riferimento, non era per lui ma per lontani velieri invisibili al largo. Per lui la meta vera era la stanza stretta che stava lì al faro. Doveva vedere e sapere una cosa, ad ogni costo. Dopo un'ora di cammino il marinaio zoppo sentì alle narici l'odore del mare. Il rumore no, non lo sentì subito, era coperto dall'ululato del vento di quella notte di tempesta.