Graham Swift
Neri Pozza
Gioco di prestigio, trucco di mago, confusione fra palcoscenico e vita,"Grandi illusioni" è un colombo svolazzante che Graham Swift cava in modo elegante dal cilindro profondo della sua immaginazione narrativa. L'editore Neri Pozza, dopo aver pubblicato nel 2016 "Un giorno di festa" (recensito nel nostro sito) ora ha appena tradotto l'ultimo romanzo di Swift, il quale cambia radicalmente registro e ci porta a Brighton, placida località balneare inglese, alla fine degli anni Cinquanta. E mette in scena - è il caso di dirlo - un triangolo amoroso strano, la cui storia viene scandita nel momento stesso e poi nel tempo che sussegue, su su verso gli anni della maturità e della memori. I protagonisti sono tre, una lei e due lui. I due uomini sono Jack Robinson, uomo di spettacolo, presentatore e cantante, mattatore da palco, e Ronnie Deane, che con il nome Grande Pablo di mestiere fa il mago prestigiatore. I due si sono incontrati in servizio militare, quando entrambi erano giovani soldati. Nel 1959 Jack, diventato animatore di successo di spettacoli di varietà per il teatro di Brighton nelle stagioni delle villeggiature, si ricorda del suo amico commilitone - diventato mago - e lo invita a raggiungerlo per rimpolpare il suo show. Ma un mago che si rispetti, gli dice, deve trovarsi una assistente, una donna graziosa che sappia essere svelta e muoversi bene, assecondando il prestigiatore nei trucchi. E così Ronnie pubblica un annuncio per l'assunzione di una "assistente di mago" e assolda Evie, ragazza bella e sinuosa e con giusta ambizione. Nasce così una coppia di successo, perfettamente coordinata sul palcoscenico ma anche sentimentalmente legata. Attorno ai due gravita Jack, che cuce insieme lo spettacolo. Le sottili complicazioni, non del tutto chiarite, del triangolo sentimentale che forse ne nasce, si mescolano ai trucchi sorprendenti che il Grande Pablo inventa per gli occhi stupiti del pubblico di Brighton. Ronnie-Pablo, veniamo a sapere, ha avuto una infanzia difficile ma anche provvista di una parentesi di felice e indimenticata "età dell'oro", quando Ronnie, figlio di madre lavoratrice e di padre pressoché assente e infine scomparso, viene affidato, per sfuggire ai bombardamenti tedeschi su Londra, a una famiglia generosa e affabile in campagna. I signori Lawrence, coppia senza figli, si affezionano moltissimo al bambino, come se fosse figlio loro. E il signor Lawrence coltiva l'hobby della magia"…. Così Ronnie, entrato nell'età adulta, di quell'età dell'oro si porta dietro l'indelebile memoria e i trucchi da illusionista. La trama viaggia nelle pagine nel tempo con le sue vaghezze intuite e i suoi enigmi, come se la realtà fosse sempre al comando degli spettacolari trucchi di magia di Ronnie. Tutto il romanzo si intreccia con le "grandi illusioni", sia quelle sul palcoscenico, sia anche quelle della vita, che spesso appare guidata dai beffardi trucchi di una magia che si chiama destino. Il lettore cerca di capire piano piano, e anche se ci sono continue illusioni, il trucco c'è ma non si vede.
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