Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

UNA VALIGIA DI LIBRI PER L'ESTATE

23giugno
2014

(Illustrazione: Mary Cassatt, 1844-1926, Mamma che legge)

Ecco alcuni titoli, nuovi e non nuovi (importante non è l'attualità ma leggere bene buoni libri).

Ernest Hemingway, Addio alle armi, Mondadori
A cento anni dallo scoppio della Prima Guerra, un romanzo (del 1929) molto autobiografico di Hemingway, che a quel conflitto partecipò, sul fronte italiano, come volontario autista di ambulanze. Una storia d'amore che parte dal fronte di guerra nel Veneto poi si sposta a Milano fino al passaggio in Svizzera con sbarco a Brissago e con un finale (che fece e fa discutere) sul lago Lemano.

Israel J. Singer, Yoshe Kalb, Adelphi
Dopo il successo di "La famiglia Karnowski", Adelphi traduce e pubblica ora, come novità editoriale, un altro romanzo di Israel Singer, con una prefazione del 1956 del fratello Isaac Singer, premio Nobel. Se la saga dei Karnowski era una storia di integrazione, persecuzione ed emigrazione fra Polonia, Germania e Stati Uniti al tempo del nazismo montante, qui torniamo al brulicante mondo (oggi scomparso) della vita ebraica nella Mitteleuropa fra Ottocento e Novecento. E' la storia misteriosa di un personaggio strano, febbrile, ambiguo, preso da amori, misticismo e fughe, sullo sfondo di un paesaggio umano, culturale, rituale, sociale (quello dell'ebraisimo hassidico, delle corti rabbiniche rurali, degli studiosi di Talmud e dei mendicanti, dei riti e delle passioni) che oggi esiste solo nel canto letterario di grandi autori come i due Singer.

Alice Munro, Uscirne vivi, Einaudi
Appena pubblicata da Einaudi l'ultima raccolta di racconti di Alice Munro, premio Nobel per la letteratura 2013, uscita in Canada nel 2012. Dopo di allora la Munro non ha più scritto nulla, ha comunicato che non lo farà più, a 83 anni dice di aver detto tutto quello che aveva da dire. Vedremo. Per intanto godiamoci queste nuove storie della "signora del racconto", così minuziosa, implacabile, attenta nel ritrarre brandelli sparsi di vita, esistenze un po' ferite e un po' deluse, lampi di desiderio, lezioni di realismo..

Edna O'Brien, Ragazze di campagna, Elliot
L'editore Elliot ha avuto il merito di ripubblicare questo romanzo , in una nuova traduzione, di una delle maggiori scrittrici irlandesi, che oggi ha 84 anni. "Ragazze di campagna" è la storia molto autobiografiica di Caithleen (che adombra la stessa autrice) e della sua compagna Baba, due amiche dai caratteri diversi ma desiderose entrambe di lasciare il villaggio rurale irlandese con le sue severe leggi morali, i suoi angusti riti. E' un romanzo di formazione, una scossa di libertà e di autonomia. E', soprattutto, scritto molto bene: una storia che appassiona, che ti rende complice con la protagonista, che ti fa perdonare in fretta anche i suoi pasticci ed errori. Altri tre romanzi della O' Brien ("La ragazza dagli occhi verdi" e "Ragazze nella felicità coniugale" ) completano poi la trilogia esistenziale della ragazza irlandese che diventa donna, per chi, attratto dal primo libro, vorrà continuare a seguire la storia. Ma "Ragazze di campagna" è decisamente il migliore, il pù fresco, ritmato, avvincente.

Donna Tartt, Il cardellino, Rizzoli
Per chi ama i romanzoni. Un libro che ti prende molto, pur con dei limiti. Un romanzo voluminoso, con tanta suspense, scritto da una che lo sa fare bene. E' la storia avventurosa, intensa, piena di vita e di colpi di scena, del ragazzino Theo Decker, scampato quasi per miracolo a un attentato terroristico a New York e alle prese con un suo segreto che correrà con lui dentro tutto il romanzo.La storia si svolge sull'arco di parecchi anni, a New York, a Las Vegas e in parte anche in Olanda. Non un capolavoro ma uno di quei romanzi che ti avvinghiano. Qualcuno lo osanna, altri gli trovano dei limiti. Io avrei tagliato, delle 892 pagine, una buona fetta di almeno trecento pagine

Louise Erdrich, La casa tonda, Feltrinelli
Pubblicato in italiano un anno fa, questo romanzo del 2012 rivela una autrice forte, sicura. La storia è quella di un brutto crimine indagato, ricostruito in una spirale di rivelazioni e suspense. Ad affascinare è soprattutto lo sfondo umano e sociale, quello della realtà odierna delle superstiti comunità indiane d'America (qui nel North Dakota), che mescolano antica cultura tribale e radicata appartenenza ad attualissime realtà (drugstore, jeans, distributori di benzina, vita americana quotidiana). Ben narrato, con qualche ristagno al centro del romanzo. Ammiratore entusiasta di Louise Erdrich, Philip Roth giura anche sull'ultimo romanzo della scrittrice, appena uscito da Feltrinelli ("Il giorno dei colombi"), che non ho ancora letto ma di cui egli dice dice: "L'immaginazione di Louise Erdrich ha raggiunto qui il suo zenit. Questo è il suo capolavoro".

Jòn Kalman Stefànsson, Il cuore dell'uomo, Iperborea.
Ricorderete i due volumi ("Paradiso e inferno" e "La tristezza degli angeli") che avevano rivelato un narratore molto lirico, cantore di una saga di nevi, ghiaccio e freddo nel desolato paesaggio di una Islanda rurale, al seguito delle peregrinazioni di un ragazzo orfano. Questo terzo volume conclude la trilogia e vale la pena quindi di completare il ciclo. Stefansson si conferma scrittore ricco di immaginazione, sinfonico, con tocchi di elegia e di mistero. Ha qualche caduta di eccesso di lirismo (prima di essere romanziere è stato a lungo poeta) ma il suo lungo canto islandese, condotto con musicalità febbrile, è una realtà interessante e singolare nel panorama editoriale europeo di questi ultimi anni.

Andrea Camilleri, La piramide di fango, Sellerio
Per coloro a cui piace (ancora) Camilleri, ecco scodellata l'ultima avventura del commissario Montalbano. C'è infatti chi si divora sempre tutto Camilleri con grande appetito, c'è chi se ne è un po' stancato per ripetitività e per quello che alcuni ritengono un eccesso stilistico. Certo, bisogna fare la bocca all'impasto linguistico fra italiano e gergalità sicula. Ecco per esempio l'incipit: "Il botto del trono fu accussì forti che Montalbano non sulo vinni arrisbigliato scantatizzo di colpo, ma per picca non cadì dal letto per il gran sàvuto che aviva fatto". A chi piace, piace. Agli altri no.

David Lodge, Un uomo di fascino, Bompiani
Il romanziere David Lodge, che in passato ci aveva abituati a libri gustosi, si cimenta con una bella biografia romanzata: quella di Herbert Gorge Wells (noto come H.G. Wells), intellettuale e romanziere, femminista e donnaiolo, polemista e contradditorio, uno degli spiriti più forti della sua epoca (quella a cavallo fra Otto e Novecento).

Maggie O'Farrell, Istruzioni per un'ondata di caldo, Guanda
Credere sulla parola. Catherine Dunne, importante autrice ( di lei piacque soprattutto "La metà di niente", altri libri meno), ha detto: "Maggie O'Farrell ha scritto un romanzo ironico, profondo, avvincente, sulla vita famigliare con tutti i suoi paradossi e le sue complessità. Non riuscivo a smettere di leggerlo". In effetti il libro della O'Farrel è di quelli che si leggono bene. Un mistero familiare, una saga, complicazioni acri ma anche una forte tenuta di legami.

Andrea Fazioli, Il giudice e la rondine", Guanda
Torna il detective privato Elia Contini, con ufficio a Lugano - Paradiso e abitazione in un villaggio ticinese di montagna (e con le sue singolari manie e la sua inquieta storia sentimentale). Stavolta teatro della sua azione è soprattutto il paese di Giornico, a mezza valle Leventina. La moglie di un ex giudice diventato ristoratore incarica l'investigatore di pedinare il coniuge: la solita storia di un marito fedifrago? Niente affatto"…Come sempre la serrata trama "gialla" si snoda su uno sfondo di atmosfere, ritratti, ironia.

Jane Austen, Mansfield Park, Garzanti, Mondadori
Compie quest'anno duecento anni questo bel romanzo della grande Austen. Riecco il mito di Cenerentola in salsa aristocratica inglese tra fine Settecento e inizio Ottocento, su uno sfondo sociale interessante: la contrapposizione fra l'antico mondo rurale dei nobili possidenti (la magione e l'ampia tenuta di Mansfield Park ne sono il simbolo) e gli echi, gli arrivi, le mode e le malizie della lontana Londra, più avanzata e più contaminata. La ragazzina Fanny Price, di famiglia impoverita, viene accolta dagli zii nobili e ricchissimi, che accettano di farla crescere con loro. Cenerentola appunto"…Facciamo tutti il tifo per Fanny (altra eroina memorabile uscita dalla penna di Jane Austen) e per la sua inevitabile storia d'amore.

Vladimir Nabokov,Una bellezza russa (e altri racconti), Adelphi
Per chi crede che Nabokpv sia quello di Lolita e basta. Lolita (un bel romanzo guastato dalla celebrità morbosa del film che ne fu tratto) mette purtroppo in un cono d'ombra il resto, sovrabbondante, della produzione di questo grande autore, esule russo di famiglia aristocratica, che genialmente ha scritto sia in russo, sia in inglese. Nabokov possiede una delle scritture più ricche, sontuose, raffinate, possenti di tutto il Novecento. Qua e là scrive così bene che se ne compiace in un virtuosismo che ci contagia ma che perde per strada la tensione strutturale che dovrebbe avere un romanzo. Ma leggerlo è un piacere puro, da delibare adagio, senza esagerare. Provate con questi mirabili racconti.

John Williams, Butcher's Crossing, Fazi
Chi ha apprezzato ( e ha fatto bene) il sorprendente "Stoner" (scritto negli anni '60 ma uscito appena un anno fa in italiano) scoprirà un altro bel romanzo di questo notevolissimo scrittore americano (1922-1994). Singolare e interessante è il mutamento non solo di ambientazione ma proprio anche di scrittura, di stile narrativo. Qui siamo in piena atmosfera western ma senza sceriffi o banditi. C'è un personaggio malinconico, solitario, avventuroso, in cerca di un senso e di un compimento, e c'è una straordinaria, quasi epica caccia ai bisonti in un paesaggio sontuoso, sconfinato. La natura e l'uomo si affrontano con maschia ruvidezza, l'antico mondo del West selvaggio sta per lasciare il posto al "nuovo mondo". Appassionante.

Vasco Pratolini, Cronaca familiare, Mondadori
Il centenario della nascita di Pratolini, un anno fa, è passato quasi inosservato. Peccato. Forse più dei suoi romanzi "sociali", come per esempio "Metello", che fu molto celebrato quando l'autore toscano era in vita, vale la pena di riscoprire oggi le sue storie più intime, sentimentali, familiari: "Le ragazze di San Frediano", "Cronache di poveri amanti" e, soprattutto, "Cronaca familiare". Questo bel romanzo, molto lieve, molto toscano, racconta , nella finzione narrativa, la storia vera del rapporto dell'autore con il suo fratello minore il quale, morta la mamma nel metterlo al mondo, era stato dato a balia nella campagna fuori Firenze e di fatto adottato. I due fratelli un po' si frequentano, si perdono, si ritrovano da adulti, in un legame strano, difficile, intenso, che non si può spezzare. Una bella storia.

Claudia Quadri, Suona, Nora Blume, Casagrande
Una scrittrice ticinese, Claudia Quadri, che ha già al suo attivo alcuni romanzi, racconta una storia bella, delicata, psicologicamente curata, seguendo il tempo quotiiano di una insegnate di pianoforte alle prese con le tipologie esistenziali dei suoi allievi e anche con una minacciosa prospettiva che si sta delineando di fronte alle sue finestre: le "modine" di un nuovo e invadente insediamento edilizio davanti alla sua casetta. L'intreccio è lieve, senza sussulti ma con molte finezze. Lo stile ha una sua musicalità narrativa che evoca i suoni che escono dalla tastiera della pianista Nora Blume.