Circolo dei Libri

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E' MORTA NADINE GORDIMER

15luglio
2014

Nadine Gordimer è morta ieri a 91 anni. Premio Nobel per la letteratura nel 1991, di famiglia inglese ebraica, Gordimer nacque, crebbe e studiò in Sudafrica. Scrisse la maggior parte dei suoi numerosi romanzi nell'epoca dell'apartheid razziale nel suo Paese e, sul piano dell'impegno civile e personale, fu sempre, anche pubblicamente, contro la segregazione razziale ed ebbe anche un ruolo quale mediatrice di negoziati delicati nella lunga fase di transizione dall'apartheid all'uguaglianza razziale. Fervida fu la sua amicizia con Nelson Mandela appena scomparso. I suoi romanzi non entrano nel merito del giudizio diretto, della cronaca testimoniale e d'inchiesta del regime di apartheid: lei è una narratrice pura, racconta storie umane di sentimenti, legami, rapporti, speranze, crisi, desideri, ferite esistenziali. E tuttavia, come la stessa Gordimer aveva detto in una bella intervista rilasciata pochi anni fa al giornalista svizzero Roberto Antonini, della Radiotelevisione Svizzera RSI, ridiffusa stamane dalla Rete Due radiofonica, uno scrittore quando narra non può fare a meno di tuffare la sua storia nel contesto, sul fondale, nella realtà effettiva in cui le cose avvengono. E dunque i romanzi della Gordimer, per il fatto stesso di raccontare storie che riflettevano una realtà sociale e politica inoppugnabile sullo sfondo, furono anche di indiretta denuncia e proprio per questo anche fortemente censurati.
Fra i molti suoi titoli e volendo citarne uno in questo nostro sito dedicato ai libri, indichiamo un romanzo del 1963 e dunque cinquantenne: "Occasione d'amore", edito da Feltrinelli.
Si tratta di una trama d'amore, d'affetti, puntualmente snodata sulla scena geografica, sociale e civile del Sudafrica dei primi anni '60 (proprio un anno dopo la sua pubblicazione, Nelson Mandela fu imprigionato, rimanendo in carcere per ben 26 anni). Nel romanzo si narrano le vicende, i rapporti, le difficoltâ di due coppie di una quarta persona, secondo una struttura narrativa di indagine psicologica attuata con il ricorso ai flashes back. In esergo al romanzo la Gordimer aveva scelto tre frasi di tre celebri scrittori, che dicono bene la duplice valenza, fra privato e pubblico, del suo libro:

"Siamo, tutti, divenuti persone nella misura in cui abbiamo amato altre persone ed avuto occasioni d'amore" (Boris Pasternak).

"Nel nostro tempo, il destino dell'uomo assume il suo significato in termini politici" (Thomas Mann).

"...servitù, falsità e terrore...queste tre afflizioni sono causa di silenzio fra gli uomini, li rendono l'un l'altro misteriosi e impediscono loro di riscoprire sé stessi in quell'unico valore che potrebbe salvarli dal nichilismo: la diuturna complicità fra uomini alle prese con il destino" (Albert Camus).