HOULLEBECK: ECCESSI DI UN'INTELLIGENZA
2015
Qui si presentano libri che si apprezzano. Non ha luogo la stroncatura, semmai qualche rilievo critico. Si procede per positività, non per negatività.Ci sono tanti libri che vale la pena di leggere, perché perdere tempo a parlare di quelli che si possono tranquillamente non leggere? Si fa un'eccezione per l'ultimo romanzo di Michel Houllebeck, "Sottomissione" (Bompiani). per due ragioni. La prima: si parla moltissimo di questo romanzo, perché la sua provocazione fantapolitica (una Francia del 2022 a maggioranza politica islamica) è calata come un tuono sull'emotività civile di un Paese e di un'Europa scossi dagli attentati terroristici di Parigi e sullo sfondo un acceso dibatto sulle derive integraliste islamiche. Di un fenomeno in atto bisogna almeno far cenno. Secondo motivo: con i suoi eccessi e i suoi limiti Houllebeck è uno scrittore che ha una sua forza narrativa (cadute di stile e contenuti a parte). Lo si può apprezzare o detestare, ma lascia spesso un segno. Questa contraddizione e questi limiti narrativi spruzzati di talento sono presenti anche in "Sottomissione". Che si può anche non leggere.
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