Circolo dei Libri

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L'ISPETTORE MORSE NON SI SENTE MOLTO BENE

11aprile
2015

Il ruvido ispettore della polizia criminale di Oxford, immaginato da Colin Dexter negli anni '80, era entrato discretamente nella collana dei mitici Gialli Mondadori, che per decenni ha alternato autori di mestiere a grandi nomi della narrativa poliziesca. E Dexter è uno dei grandi, senza dubbio. Ora, da cinque anni, la sempre raffinata casa editrice Sellerio ha sdoganato verso l'alto della propria cerchia di lettori allenati e robusti la figura concreta e intrigante di questo poliziotto di Oxford, molto british ma anche molto controcorrente. L'ultimo romanzo con lui è appena uscito, si intitola "La fanciulla è morta". Può essere letto subito, s'intende. Però se un lettore volesse fare la conoscenza con ordine di questo investigatore anomalo, farebbe bene a seguire la cronologia: "L'ultima corsa per Woodstock", "Al momento della scomparsa la ragazza indossava", "Il mondo silenzioso di Nicholas Quinn", "Niente vacanze per l'ispettore Morse", "L'ispettore Morse e le morti di Jericho" e "Il mistero del terzo milio". E scoprirà l'intelligenza solidissima di questo ispettore che inclina verso le donne e verso l'alcol, "un uomo con la pancetta, piuttosto stempiato, sul lato cimiteriale dei cinquanta con quegli orrendi peletti che iniziavano a spuntargli dalle orecchie". Morse ha una passione per gli incastri enigmistici (che non per nulla rimandano alla parola "enigma"). L'autore ci mette del suo: infatti Norman Colin Dexter, 75 anni, già docente di latino e greco e da sempre appassionato di enigmista (tiene una popolarissima rubrica di parole crociate su un giornale inglese) ha prestato la sua passione alla propria creatura letteraria e poliziesca. Morse condensa su di sé una buona dose di humor britannico, un certo smaliziato cinismo di chi già è un po' estenuato dalla vita e una erudizione robustissima: è un grande appassionato di Wagner e di letteratura, Personalmente di questi gialli oxfordiani apprezzo, più della ferrea trama (e del percorso deduttivo dell'investigazione) le dense atmosfere piovose, le nebbie, l'alternanza di whiskey e tè, le felpate stanze accademiche e i vocianti pub birrosi, le case grigie o di mattoni rosso scuro, l'odore di foglie bagnate d'autunno. Eccetera: ci siamo capiti. E poi mi intriga Morse, con quella sua stanchezza esistenziale che tuttavia avverte ancora la seduzione dell'intelligenza (e quella del "femminile" e del buon bicchiere). Come ogni buon poliziotto letterario, anche Morse ha un suo secondo, un "sergente di spalla". La popolarità dell'ispettore ha avuto in Gran Bretagna un enorme balzo in avanti quando la BBC ha tratto, dai libri di Dexter, una lunga e seguitissima serie televisiva.
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