Il piacere tra le scapole
2017
(Illustrazione: Henri Matisse, Lettrice, 1919)
Qualcuno ogni tanto chiede come mai questo sito non accolga titoli di poesia oppure di teatro. Solo romanzi, si dice, mentre non di soli romanzi vive la letteratura. Giusto. Per non parlare della saggistica. La riduzione, almeno sin qui, al genere della narrativa (romanzi e racconti) è dovuta soprattutto all'impossibilità pratica di allargare con serietà e con una giusta selezione di giudizio il raggio anche ad altre aree. Fare troppo significa fare male. Diciamo che ci siamo specializzati.
C'è un altro motivo, di inclinazione. Il romanzo possiede il fascino della storia raccontata, della narrazione come affabulazione, dell'incanto che corre fra chi racconta e chi ascolta (legge). Diciamo che questo sito fa posto volentieri- quasi una vocazione - al piacere della lettura come seduzione. C'è una frase di Vladimir Nabokov che, nella provocazione riduttiva di ogni ogni aforisma, dice bene la "sensualità" della lettura:
" IL PIACERE DELLA LETTURA NON RISIEDE NELLA MENTE, LUOGO DELL'INTELLETTO, MA FRA LE SCAPOLE, LA' DOVE NASCONO I BRIVIDI"
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