CLASSICO E' BELLO. PER ESEMPIO BALZAC.
2015
Leggere (o rileggere) i classici è al tempo stesso rivelazione, conferma, piacere. Si va sul sicuro, insomma. Per questo nel battito dell'attualità narrativa qui, volentieri, indugiamo spesso su titoli sperimentati, collaudati, che resistono alla prova del tempo. Il lettore Fabio Mozzetti, del Circolo di lettura di Bellinzona, è appena uscito dall'incontro intenso con Eugénie Grandet e ce ne ha dato una sintesi efficace:
" Ci sono libri belli e libri ancora più belli, che quando li termini ti fanno riflettere e pensare ancora a lungo. Quello che ho finito di leggere pochi giorni fa, tratta quel male che è l'avarizia.
E' un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1833 in francese. Si tratta di "Eugénie Grandet" di Honoré de Balzac.
E' la storia di una famiglia ricca che vive da povera, a causa dell'avarizia di papà Grandet. La figlia Eugénie ha però un cuore sensibile e generoso, che la mette in contrasto con le idee e l'agire del padre.
Un classico che vale la pena leggere".
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