Circolo dei Libri

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ITALO CALVINO, 30 ANNI DOPO

08giugno
2015

30 anni fa moriva, sulla sua cara spiaggia a bordo di pineta e di onde di Roccamare, a Castiglione della Pescaia, Italo Calvino. L'Italia pianse lo scrittore, l'intellettuale lucido, il segugio editoriale sagace. Calvino fu, in quegli anni, con Sciascia e Moravia, lo scrittore italiano più noto e celebrato, certamente il più apprezzato fuori d'Italia. Alla sua vena originale e alla sua inquieta ricerca di sperimentazione e sbocchi stilistici si aggiungeva il cosiddetto impegno civile: a sinistra, con una coraggiosa inclinazione all'autonomia dell'intelligenza (dopo la repressione sovietica in Ungheria del '56, Calvino fu tra i pochi a sbattere la porta del Partito Comunista). Oggi, a 25 anni di distanza, un pacato giudizio lo colloca fra i maggiori autori del "˜900 senza però l'enfasi di elevarlo nettamente sopra altri meno corteggiati dalla « intellighentia » (Pavese, Fenoglio, Bassani, Bilenchi, Cassola, per esempio). Italo Calvino fu infine prtagonista ingegnoso dell'editoria italiana, con provvide scoperte. Fu scrittore multiforme e innovatore, ricercatore stlistico, sperimentatore coraggioso: ed ebbe vena felice in molti romanzi, in altri (più calcolati in laboratorio mentale) meno. Fra i molti titoli calviniani, forse il più felice e sorprendente è « Il Barone rampante » (1957) che faceva parte della trilogia « I nostri antenati » (con « Il cavaliere inesitente » e « Il visconte dimezzato »).
RECENSIONE DE "IL BARONE RAMPANTE" IN "LIBRI" ("RECENSIONI").