UNA REPLICA (E SPUNTA CASSOLA)
2015
(MF) Continuano i tocchi di fioretto. Ora ribatte Silvano Calzini, il quale, nella galleria delle figure femminili della letteratura, fa fiorire donne nuove e rilancia anche la indimenticabile Anna di "Un cuore arido" di Carlo Cassola (nell'illustrazione una foto dello scrittore). Noi lavorammo qualche anno fa con un nostro Circolo anche su un'altra Anna cassoliana, a me ancora più cara: quella di "Fausto e Anna", uno dei più bei romanzi italiani del Novecento. Ma diamo la parola a Silvano Calzini, che riprende il filo:
"La gentile Fabiana parla di uomini e donne e alla fine cita Nastava Rostova. Touché! Forzo la mia naturale riservatezza e confesso che proprio la scoperta dei russi quando ero al liceo mi ha spalancato le porte dorate della lettura e mi ha segnato per sempre. Ero un ragazzo e mi presi in rapida successione prima una cotta per la bella Natasa, così giovane e fresca, e poi per Anna Karenina, più matura, più donna, più femmina. Poi dopo qualche anno ho conosciuto le donne del mio adorato Henry James e non mi sono più mosso. Non vorrei fare torto a qualcuna e così non ne nomino nessuna. Chiedo scusa alle signore e signorine, ma lasciatemi dire che, ahimé, di donne così nella vita vera se ne incontrano di rado.
L'argomento è stuzzicante e allora mi piace ricordare che nel mio harem letterario personale hanno un posto di rilievo anche le donne del prodigioso tedescone baffuto Theodor Fontane (Effi Briest ma non solo) e anche quelle del dimenticatissimo Carlo Cassola (la silenziosa Anna di "Un cuore arido" su tutte)".
Un saluto cortese
Silvano
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SCENDE IN CAMPO ANCHE JANE AUSTEN
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IL GENTILE DUELLO LETTERARIO CONTINUA