Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

LIBRI SOTTO L'ALBERO

14dicembre
2015

Un interno, libri, un albero di Natale. Fuori c'è il freddo giusto di dicembre, dentro c'ê il calore della lettura e della festa interiore. Basta così.
Alcuni consigli, ora. Cominciamo, per questa volta, con alcuni libri svizzeri. E iniziamo da Dürrenmatt, di cui ricorre proprio oggi, 14 dicembre, il 25mo della scomparsa

FRIEDRICH DÜRRENMATT, "IL GIUDICE E IL SUO BOIA", ADELPHI.
E' apena uscita, frasca fresca di stampa, una nuova edizione, con nuova traduzione, di uno dei capolavori dello scrittore svizzero. La traduzione è della svizzera Donata Berra, che vive a Berna e che alla sua eccellenza aggiunge anche una sensibilità ulteriore, proprio per la conoscenza dell'humus civile e culturale della Svizzera tedesca. Si tratta di un "giallo" ma si sa che con Dürrenmatt il genere poliziesco affonda il bisturi nella vita stessa. Di questo libro ( recensendo molto bene questa nuova edizione) Pietro Citati sul "Corriere della Sera"üha scritto:
"Dürrenmatt indaga tutto ciò che esiste: da Dio all'ultima pietra, all'ultimo arbusto del Giura bernese. Analizza, domanda, mette in dubbio, ironizza: talora esplode in stupendi scoppi di buffoneria, come fosse il Rabelais dei tempi moderni, tanto più grandioso quanto più abita nel piccolo e nel minimo".

FRIEDRICH DÜRRENMATT, "LA PROMESSA", EINAUDI
Compie trent'anni quest'altro romanzo di Dürrenmatt, uno dei suoi migliori, forse il suo capolavoro (ma è difficile dire, poi c'è naturalmente anche tutto il teatro). Anche qui, un poliziesco. Anche qui si indaga.E anche qui va in scena non soltanto una trama "gialla", vanno in scena la vita, il male, gli ingorghi segreti dell'animo umano dentro un paesaggio svizzero di periferie un po' livide, spoglie. Questa volta lo scrittore coglie le ambiguità stesse e l'impotenza di ogni pretesa di indagine che voglia davvero fare giustizia, scoprire il colpevole di un delitto, la verità. Un dirigente della polizia zurighese racconta a uno scrittore di gialli la storia di un proprio commissario che, di fronte a un delitto efferato e all'apparente scoperta del colpevole , si ostina a cercare la "verità vera" e per anni non molla l'osso della sua "promessa": assicurare alla giustizia il vero assassino. Ma le cose, nella vita, dice il capo della polizia allo scrittore di gialli, non vanno mai come nei romanzi polizieschi...

MARKUS WERNER, "TERRAFERMA", EINAUDI
Vale la pena di scoprire o riprendere libri che durano nel tempo. E' il caso di questo romanzo dello scrittore svizzero Markus Werner, 71 anni, pubblicato in tedesco nel 1996 e tradotto l'anno dopo in italiano da Einaudi. Una storia delicata, raccontata con tono sobrio e sensibile. Una donna ne è la protagonista, una giovane appena laureata, Julia, che con il proprio padre da ragazza ha avuto pochissimi contatti. Ora lui improvvisamente si fa vivo e Julia, con cauta diffidenza, va a trovarlo, ne scopre i segni estenuati di un vissuto difficile ma anche il desiderio di dire affetti e verità. Julia, che è in crisi con il fidanzato, accetta l'invito del padre di andare da sola, quasi un ritiro spirituale, a prendersi una vacanza sul lago d'Orta, dove il genitore ha acquistato in una fase della sua vita una piccola vecchia casa. Fra la Svizzera tedesca e la riva appartata del bellissimo, minuscolo lago, Julia rivede il filo della memoria e pensa alla sua vita, riflette. Negli incontro con il padre invece scopre cose su di lui e sulla madre scomparsa, lo interroga sulla propria nascita e tesse una possibile pacificazione , una maggior chiarezza su di sé . Scritto molto bene, con stile piano, attento alle nervature interiori dei personaggi.