CANALE MUSSOLINI, BELLO E TROPPO
2016
Canale Mussolini, parte seconda.Letto. Gustato, Apprezzato. Un po' criticato. La stoffa di Antonio Pennacchi c'è tutta, poi lui s'è fatto prendere un po' la mano alternando vivide narrazioni alla maniera dei Peruzzi ("maledeti i Zorzi Vila" e via dicendo, nel suo impasto italico-veneto irresistibile) ad alcune stasi troppo documentarie e cronachistiche. Che dire, in sintesi? Un romanzo che ha passaggi pieni di forza e di gusto e momenti di grande scrittura, fluida e mossa come un grande fiume narrativo: ma anche un romanzo ma troppo lungo, con le "secche" didascaliche piene di nomi, troppi nomi di persone e di luoghi, dentro i quali il lettore rischia di naufragare.Qualche trovata boccaccesca appare anche un po' forzata. Comunque : Leggere ( o persino o rileggere) Canale Mussolini e poi affrontare Canale Mussolini parte seconda. Pennacchi si conferma scrottore questa volta qua e là prolisso. Ma scrittore vero.
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