2017
Ci scrive Silvano Calzini, milanese, uomo di editoria e di appassionate letture, con ricca competenza letteraria (e amico del nostro sito) a proposito del romanzo cui accenniamo nell'ultimo nostro video: «Il libro di Cassola che amo di più è "Un cuore arido", uscito nel 1961. Anna, la protagonista, passa per essere una ragazza insensibile, fredda, appunto un "cuore arido" come dice il titolo, mentre invece è solo un'introversa che vive a pieno i sentimenti e le passioni ma dentro di sé, senza esternarli».
«Gli avvenimenti sono pochi e tutto il romanzo è attraversato dalla banalità quotidiana, quella che conosciamo anche noi ogni giorno, quel nulla e quell'insignificante che in realtà sono la vita vera, almeno per chi sa coglierla, come appunto Anna: "Niente, niente avrebbe potuto sconvolgere la sua vita perché la vita, l'esperienza vera della vita, era qualcosa di intangibile. Niente poteva intaccarla: e i fatti, quei fatti di cui si parla tanto, erano in realtà senza importanza, senza significato"».
- Post successivo
La ragazza di Bube
La ragazza di Bube
Carlo Cassola - Post precedente
Leggere, rileggere Cassola