A passo di marcia il libro di maggio
2018
Per i Circoli di lettura di Bellinzona e di Lugano, il libro su cui si lavorerà negli incontri di maggio (lunedì 7 e martedì 8 maggio) sarà:
Jospeh Roth, "La marcia di Radetzky", Adelphi o Rizzoli.
Scritto nel 1932 da Joseph Roth, grande scrittore mitteleuropeo, un po' ebreo e un po' cattolico, sensibile, alcolista e solitario, migrante inquieto, il romanzo è una specie di inno nostalgico per 'Impero asburgico che cento anni fa, al termine della Guerra 1914-1918, era crollato dopo secoli e secoli e il cui crepuscolo l'autore aveva vissuto dall'interno. L'Impero austroungarico di Sua Maestà Apostolica, erede del Sacro Romano Impero, era finito per sempre. Roth lo rappresenta, intrecciando destini umani privati con un sontuoso sfondo di società e di civiltà, quando l'Impero era ancora apparentemente potente, cosmopolita e pluriculturale ma già come minato da un vago presagio di declino e decadenza. Da decenni regna sul trono, in quegli anni, l'Imperatore Francesco Giuseppe, incoronato a soli 18 anni e ora ottuagenario, ancora fiero ma infragilito. C'è aria estenuata, raffinata, elegante, spossata, di "finis Austriae". Ne parleremo.
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Il dolente tramonto di un Impero
La marcia di Radetzky
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Riecco Alicia Giménez-Bartlett
Mio caro serial killer
Alicia Giménez-Bartlett