Zuckerman tramortito dai cellulari
24agosto
2018
2018
- Alla fine degli anni '80 Nathan Zuckerman, alter ego letterario dello scrittore Philip Roth (nella foto) in "Il fantasma esce di scena" ritorna a New York dopo undici anni passati in campagna in modo quasi eremitico. E scopre che nel frattempo hanno inventato i telefoni cellulari:
Roth lo sa bene che il giudizio negativo sul fenomeno potrebbe metterlo "dalla parte di tutti gli eccentrici che avevano pensato, dalle origini dell'industrializzazione, che la macchina fosse il nemico della vita". Ma soggiunge: "Eppure, non potevo farne a meno: non vedevo come uno potesse credere di continuare a condurre un'esistenza umana parlando al telefono e insieme camminando per metà della sua vita diurna. No, quegli aggeggi non promettevano di essere particolarmente utili a promuovere la riflessine nella collettività"
Erano i primi anni '90. Figurarsi oggi.
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