Appunti da un treno in corsa
2023
(m.f.) Mai salire su un treno senza un libro, sostiene chi ama la lettura. Anche perché leggere in treno significa vivere, in qualche modo, due dimensioni spazio- temporali. Se leggi da fermo, sei in una stanzialità: viaggi nello spazio e nel tempo ma solo dentro il libro (ed è il primo e non unico miracolo della lettura). In treno ti accade una doppia mobilità. Tu viaggi dentro il romanzo (sei nella neve di Russia accanto a Natascia Rostof, sei nella Londra povera e fuligginosa con David Copperfield, sei nel giardino immenso con Micol Finzi Contini) ma viaggi anche davvero: ogni tanto metti il dito nel libro, alzi lo sguardo e vedi uno spicchio del lago dei Quattro Cantoni, rialzi più tardi gli occhi e vedi un altro lago, quello di Zurigo, sotto un altro cielo. E sempre passano filari di alberi, case, stazioni, campi di grano, fattorie, città. Viaggi nel libro e nello spazio. Due sensazioni gemellate.
Illustrazione: Sally Storch (USA, 1952): "Donna che legge in treno"
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