La forza del lettore
2021
Da un articolo di Marco Archetti su "Il Foglio", che parla della forza della narrazione scritta e del decisivo ruolo di chi la legge:
"....Una donna è seduta comoda su un divano, sotto il cono di luce di una lampada. Ha lo sguardo sulla pagina di un romanzo. Gli occhi corrono una riga dopo l'altra. Per il resto, non si muove foglia. Non si sente un rumore. Tutte le porte sono chiuse. La donna è immobile come una statua, eppure nessuna immagine di immobilità è tanto bugiarda come questa. Nessuna immagine di immobilità potrebbe nascondere più tumulti, impennate, picchiate, viaggi fulminei, scarti laterali, inventari, frotte d pensieri in elaborazioni contemporanee, fughe in avanti, grandi falcate, occhiate al retrovisore, comparazioni, calcoli, ovazioni, riconsiderazioni, implosioni, flussi di analogie, vuoti d'aria, tuffi nell'acquario, risate a mezz'aria, traslochi di parole, appropriazioni. Un vero e proprio caso di immobilità vorticosa. Un caso di isolamento totale, in totale contatto con l'universale". Alla fine, il lungo articolo si conclude cosi:
"Un lettore sa che la forza di un racconto esiste solo a una condizione: che esista la forza di un ascolto. Ogni singolo lettore è il principale responsabile dell'esistenza di tutta la letteratura"
(Illustrazione: H. Matisse "La lettrice in abito viola")
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