Fate un confronto
2022
Volete fare un piccolo assaggio-test? Confrontate i due incipit del romanzo "Il giovane Holden" di J.D. Salinger, 1919- 2010 (nella foto), nelle due traduzioni Einaudi del 1961 e del 2014. Scoprirete ancora una volta che se i testi originali rimangono immodificabili per sempre (e per fortuna) le traduzioni evolvono, si adeguano in qualche modo alla contemporaneità di chi legge. Poi ognuno giudicherà.
Traduzione di Adriana Motti, Einaudi 1961:
"Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo, ai miei genitori gli verrebbero un paio d'infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre. Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche maledettamente suscettibili".
Traduzione di Matteo Colombo, Einaudi 2014:
"Se davvero volete sentirne parlare, la prima cosa che vorrete sapere sarà dove sono nato, e che schifo di infanzia ho avuto, e cosa facevano e non facevano i miei genitori prima che nascessi, e altre stronzate alla David Copperfield, ma a me non va di entrare nei dettagli, se proprio volete la verità. Primo, è roba che m'annoia, e secondo ai miei verrebbero un paio di ictus a testa, se andassi in giro a raccontare i fatti loro. Su certe cose sono permalosissimi, specie mio padre. Simpatici, per carità, ma anche parecchio permalosi".
Aggiungiamo, senza impegno, il contributo di un circolo di lettura italiano (Biblioteca di Spinea) che ha un bel nome: "L'ora del tè".
https://www.biblioteca-spinea.it/blog/2015/09/19/la-nuova-traduzione-ha-salvato-il-giovane-holden/
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Sabina Zanini