Cechov: trame e lavoro
2020
L'arte, sotto qualsiasi forma, esige lavoro. Ivan Bunin, scrittore russo (1870-1953) grande amico di Anton Cechov, in "A proposito di Cechov" (Adelphi) scrive:
- Anton Cechov amava ripetere che chi non lavora, chi non vive respirando sempre e solo l'arte potrebbe anche essere il saggio re Salomone ma finirebbe per sentirsi vuoto, insignificante. Capitava che tirasse fuori il taccuino da un cassetto e, alzati gli occhi fra i bagliori del pince-nez, lo brandisse fiero: " Cento trame precise! Sissignori! Altro che voi giovanotti! Qua si sgobba. Volete comprane un paio?-
Uno scrittore deve avere sempre trame sul taccuino. E lavorare sodo, insomma. Sempre Bunin ricorda un altro consiglio di Cechov agli scrittori: "Basta dilettantismi, fatene un mestiere. Certo non è bello dover scrivere per guadagnarsi il pane come è toccato a me, ma in certa misura il mestiere è necessario, l'ispirazione non basta."
Immagine: Anton Cechov
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