Scoperta di una scrittrice
2020
Forse è un po' esagerato ma ha colto qualcosa di molto vero uno dei più prestigiosi settimanali letterari al mondo, il "New Yorker", quando ha detto che la scrittrice Rachel Cusk ha «demolito e rifondato il romanzo». Einaudi, che già aveva pubblicato i primi due romanzi di una singolare trilogia ("Resoconto" e "Transiti") ha appena mandato in libreria "Onori", che la conclude. Ed è la conferma di un talento sicuro, di una originalità espressiva e stilistica che davvero scuote la forma-romanzo. Rachel Cusk, 53 anni (nella foto) canadese di Toronto, vive in Inghilterra. Nei tre libri si mette nei panni di Faye, una scrittrice molto simile a lei, presa anche lei come tante donne dal desiderio di creare e dagli impegni e dai lacci affettivi di mariti e figli e desideri e crucci. Ma parla di se stessa soltanto un po' e invece lascia sgorgare, in un flusso narrativo di discorso diretto, le "storie degli altri", confessioni e sprazzi di vita che le persone da lei incontrate un po' ovunque fanno filtrare. Collezionista di brandelli di storie amalgamati in una musica narrativa lineare, Rachel Cusk si insinua molto spesso nel discorso con rapidi e lucidi affondi di riflessione che sembrano colpi di stiletto, appunti di filosofia esistenziale. Una bella scoperta, che riprenderemo.
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