Circolo dei Libri

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I finali cambiati

26giugno
2020

"Mia madre mi raccontò che le prime cose che io scrissi furono continuazioni delle storie che leggevo, perché mi dispiaceva che finissero, oppure volevo cambiare il finale. E forse è ciò che ho fatto per tutta la vita senza saperlo."

Mario Vargas Llosa, dal discorso tenuto a Stoccolma il 7 dicembre 2010, quando gli fu attribuito il Premio Nobel per la Letteratura.

In questa rivelazione del proprio desiderio infantile di continuare o cambiare le storie che aveva appena letto, Mario Vargas Llosa conferma la ineffabile commistione fra l'intenzione dello scrittore e la percezione del lettore; e conferma che ogni storia inventata può avere code di desiderio, nella mescolanza fra lettura e interpretazione, nella continua "ri-creazione della realtà" (che è poi una delle più adeguate definizioni della letteratura). Infine: un bambino, o una bambina, che scrivendo continuano una storia appena letta o ne cambiano il finale, sono destinati a diventare scrittori, o perlomeno a provarci.

Illustrazione: Pablo Picasso, "La lecture de la lettre", 1921