Più festival, meno lettori?
2020
Tornano i festival letterari, adesso in versione fisica ma anche in versione a distanza elettronica: purché sia festival. E sono tanti. E andrebbe benissimo, i festival letterari male non fanno, anzi sono meritevoli; però sarebbe meglio se facessero bene soprattutto ai libri e ai lettori. Invece parrebbe che all'aumento vertiginoso dei festival su libri e scrittori corrisponda purtroppo una diminuzione dei lettori. Così come si stampano sempre più libri ma se ne vendono sempre meno e quindi se ne leggono sempre meno (i dati noti valgono per l'Italia ma la tendenza sembrerebbe generale). Venerdì' mattina, 11 settembre, sulla Rete Due radiofonica della Radiotelevisione Svizzera RSI è andato in onda un editoriale dello scrittore e critico svizzero Pierre Lepori, introdotto da Andrea Fazioli per la rubrica "Il corsivo", nel quale l'autore punta il dito sulla questione con argomenti, giudizi e cifre interessanti e preoccupanti:
https://www.rsi.ch/play/radio/programma/corsivo?id=11292420&station=rete-due
Nell'illustrazione, un dipinto di Paul Cézanne (1839-1906)
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