Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

Letteratura e vita

02ottobre
2024

La letteratura, la scrittura creativa servono (anche, e non solo) a non disperdere del tutto la vita che passa, il tempo perduto, e a far rivivere in un certo senso ciò che era svanito. Per confermarlo citiamo, da un bel libro fresco fresco, un passaggio eloquente. Il libro è “I titoli di coda di una vita insieme”, appena pubblicato per Einaudi da Diego De Silva. Di quel romanzo riparleremo. Per ora ecco un lampo di dialogo fra una sorella e un fratello scrittore affermato, al quale lei rimprovera di struggersi eccessivamente di pentimento per avere in un momento di debolezza venduto la vecchia, cara casa delle felici vacanze infantili e giovanili in montagna:

• E poi scusami, a che ti serve possedere una casa?-
• Non ho capito-
• Hai perso una casa, e allora? Tu ci campi, di questo. Non si scrive forse per raccontare quello che si è perso?-
Aveva ragione, ovviamente. Uno scrittore non colleziona cimeli. Tiene le cose che ha perduto in una stanza interiore dove nessuno può entrare. É, per così dire, più interessato alla morte, che è un dramma, che alla vecchiaia, che è accanimento della vita. Cosa se ne fa di una cosa che invecchia con lui, che gli sopravviverà e cambierà proprietario?”

Com’è vero. In fondo, a guardar bene, la letteratura non è altro che la trasformazione in scrittura di uno dei bisogni profondi del cuore umano, che è quello di conservare il tempo, di non lasciarselo sfuggire per sempre. E allora l’essere umano, se ne ha il talento, inventa tempo, inventa vite. Racconta storie. Che talvolta sono solo da gustare con piacere puro, per divertimento o emozione, come una musica. Qualche altra volta dentro un romanzo battono anche le domande inesorabili e struggenti della vita, le inquietudini di senso, il desiderio di impegno civile e di tensione morale. Ma sempre storie, sono: tempo passato e ricreato.