Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

06dicembre
2012

Ian McEwan

Einaudi

Visto il genere, raccontare anche solo in parte la trama sarebbe come sgonfiare il pallone di una partita di calcio. Basti dire che protagonista della storia, negli anni '70, è Serena Froome, giovane attraente laureata in matematica e divoratrice di romanzi che per una serie di casi fortuiti viene assunta ai ranghi più bassi del mitico MI5, il Servizio Segreto di Sua Maestà britannica. C'è di mezzo una relazione con un maturo professore (week-ends in campagna, cottage discreto con amore e vino chablis), c'è di mezzo la tendenza della ragazza ad innamorarsi di uomini adorabilmente goffi e forse sbagliati, c'è di mezzo la piovigginosa atmosfera - spesso novembrina - di una Londra smitizzata, oppure di Cambridge, o di Brighton. Ma soprattutto Mc Ewan sa regalarci ambienti, gelosie, intrighi, nervature sottili, impietose descrizioni di trame umane. E splendidi colpi di scena. E compie gesti di autentica abilità narrativa quando, prendendo a pretesto uno dei protagonisti del romanzo (uno scrittore sulla rampa di lancio di una possibile carriera di successo) condensa fra le pieghe della trama principale la sintesi di alcuni intriganti racconti di quello stesso scrittore, con una tecnica che sembrerebbe da Selezione del Reader's Digest (ve la ricordate? Chissà se esiste ancora"…) e invece ci regala grandi pezzi di bravura immaginosa. Devo qui anche pentirmi un po' di una debolezza che ebbi mesi fa quando, recensendo il romanzo "Esclusiva" (Einaudi) della moglie McEwan, Annalena McAfee, preso da galanteria letteraria avevo sostenuto che la moglie sa scrivere bene almeno quanto il marito. Avendo dovuto riprendere il mano il romanzo di lei (grandi pezzi fulminanti di bravura ma anche snobismo esasperato e lungaggini) devo ricredermi e affermare che dopotutto Ian McEwan è più bravo di sua moglie. Al di là della storia di "Miele" (che intriga molto) a conquistare il lettore sono soprattutto lo stile, i colpi di lama di osservazione e riflessione, lo spessore psicologico, le atmosfere, addirittura la musicalità del romanzo.