Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

08febbraio
2013

Eshkol Nevo

Neri Pozza

Eshkol Nevo, passati i 40 anni, si è voluto tuffare appunto nel grande romanzo, corposo e fluviale. E ha vinto la sfida. Nevo appartiene alla bella fioritura della narrativa israeliana contemporanea: di lui, se riuscite ancora a trovare le edizioni in italiano, provate magari a leggere dapprima gli altri suoi due titoli tradotti: "Nostalgia" (Mondadori), e soprattutto "La simmetria dei desideri" (Neri Pozza). Poi sistematevi bene in poltrona, aggiustate la luce della lampada e cominciate questo "Neuland", che ha il respiro vasto dei romanzi veri. Centrale, nel disegno generale popolato di personaggi, è la coppia di un lui e di una lei fra sulla trentina, Dori e Inbar. Dori è sposato e padre di un bimbo, Inbar sta con un fidanzato. Il romanzo si apre svelando una serie di mail che i due si scrivono quasi impauriti, attratti, ognuno stando a casa propria, lui a Gerusalemme, lei a Haifa. Si intuisce che i due devono aver vissuto una intensa esperienza in precedenza e in comune e ora ricollegano i fili della memoria e della malinconia. Poi gli scenari si aprono, irrompono le storie della nonna di lei (immigrata dalla Polonia poco prima della persecuzione nazista), poi della mamma volata a Berlino per un secondo matrimonio, poi del padre di lui, rimasto vedovo e, a quanto pare, scomparso giù per il Sudamerica"… Bisogna rintracciare il padre, bisogna partire, viaggiare. I destini diversi sono separati ma un bel giorno, come il lettore ormai si aspetta e desidera, Dori e Inbar dovranno pure incontrarsi, se appunto nel salto in avanti di tempo dell'inizio li avevamo scoperti a mandarsi mail furtivi. Il romanzo racconta tante cose: la delicatezza lenta del nascere di un amore, la sua grazia quando esso è vero, e poi i legami familiari, un marito che vuole molto bene alla moglie ma intuisce che forse manca qualcosa, e il caso lo fa sbattere contro altri misteri femminili, la giovane donna inquieta come un'ape che non sa dove posarsi, la toccante passione segreta della nonna quando era giovane e che non l'ha mai abbandonata dentro il cuore, anche nella quieta letizia di un matrimonio lungo e buono. E poi ancora l'indagine quasi poliziesca, la ricerca di un personaggio ma anche di identità, senso, comprensione della vita. E infine, sullo sfondo, la singolarità drammatica della realtà israeliana, le sue guerre, l'accadere e il timore dei lutti, le ferite nell'animo, fino al sogno di una purezza per una ideale patria degli ebrei che, nell'utopia di alcuni coloni che l'avevano pensata fra altipiani e fattorie in Argentina("Neuland") poteva o può essere una lezione per come dovrebbe e potrebbe essere davvero Israele. Questo è un romanzo di grande spessore, dove il tema vasto della condizione umana nel tempo e nello spazio non sovrasta mai il piacere della narrazione pura e dunque della lettura appassionata.