2011
Vicki Baum
Ed. Salani (Narrativa straniera)
Una fresca uscita editoriale italiana ci regala un bel romanzo dimenticato di 81 anni fa.Vicky Baum, giornalista e scrittrice austriaca diventata americana, era nata nel 1888, quanto ancora non esistevano le automobili, l'elettericità e la radio, e morì nel 1960, quando già c'era la televisione e l'uomo volava nello spazio.Attraversò due epoche. Nel frattempo scrisse una cinquantina fra romanzi e racconti in una prosa originale e moderna rispetto ai tempi pur senza la gravità profonda, per esempio, di un Thomas Mann (coevo e anche lui di lingua tedesca) e nondimeno con una sua personale lievità sorprendente, in cui il fascino dell'intreccio avventuroso si univa alla capacità di indagare a fondo psicologie e destini singolari. Ebbe ai suoi giorni grande fortuna di consensi (il suo "Grand Hotel", fortunatamente riedito in italiano un anno fa, fu un bestseller clamoroso degli anni '20 ed ebbe una celebre versione cinematografica con Greta Garbo). Salani ripubblica oggi, a oltre 50 anni dell'edizione Mondadori, questo romanzo del 1930, molto bello e intrigante: brutto però il titolo italiano, da romanzo comico di consumo (l'originale è comunque complicato, "Zwischenfall in Lohwinkel, laddove Lohwinkel è una sperduta cittadina della provincia tedesca). Ed è in quella cittadina che ronzano - tra piccoli litigi, ambizioni bloccate e affetti ossidati- le esistenze di alcuni personaggi peraltro abbastanza eccentrici: fra di essi spicca il dottor Persenthein, medico scrupoloso e generoso ma anche accanitamente alla ricerca di un successo scientifico grazie a sue teorie e sperimentazioni. Vigila su di lui una giovane moglie trepida ma anche malinconica.L'unico padrone di fabbrica della città è ai ferri corti con l'unico grande proprietario agricolo mentre un giovane febbrile che era andato a Berlino a studiare all'università con sogni di gloria è dovuto rientrare alla morte del padre per succedergli nel sonnacchioso negozio di commestibili. Tutto scorre lentamente in modo quieto e grigio in quel luogo dove tutti sanno tutto gli uni degli altri, quando accade un event nei pressi della cittadina una delle pochissime automobili in circolazione (siamo negli anni '20) va a schiantarsi contro un albero. Ne escono quattro feriti: l'autista, un noto e ricco industriale, una celebre e affascinante attrice e un pugile famoso. La cittadina ne viene come percossa, i feriti sono curati e accuditi, il dottore si prodiga, le famiglie bene si precipitano ad ospitare i "vip" infortunati.Nulla è più come prima, l'avvenimento sferza e incide la realtà impigrita del luogo, i desideri assopiti si risvegliano, le cose si mettono in movimento. Vicki Baum è bravissima a cogliere i misteriosi nodi delle ambizioni, delle malinconie e delle frustrazioni e a costruire una scena di piccoli eventi,esiti,tentazioni, illusioni e disillusioni. Questo romanzo è del 1930 e lo si degusta oggi con stupore e godimento Una bella riscoperta.
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Ed. Dadò (Narrativa straniera)