Circolo dei Libri

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08aprile
2011

Joseph O'Connor

Ed. Guanda (Narrativa straniera)

"Sono cresciuto a circa un miglio dalla vecchia casa dove John Synge e sua madre trascorsero i loro ultimi, difficili anni. Da bambino spesso ci passavo davanti e mi faceva un po' paura: a volte mi chiedevo di quali storie potesse essere stata testimone " ci avverte l'autore nella postfazione al suo ultimo romanzo.

Liberamente ispirato alla passione amorosa fra il grande drammaturgo irlandese John Millington Synge (fondatore, assieme a Yeats, dell'Abbey Theatre) e la giovane e bella attrice Maire O' Neill, il racconto - che nel tempo presente si snoda sull'arco di una sola giornata - prende avvio in una fredda alba di ottobre nella Londra del 1952. Molly Allgood - questo il vero nome della protagonista - è oramai vecchia e sfiorita, sola dopo aver interrotto i rapporti con l'unica figlia, ridotta in miseria e annebbiata dall'alcol. Synge è morto da molti anni e Molly vaga in una deriva di solitudine e povertà, circondata dagli spettri del passato. Difficile riconoscere nella molesta accattona la diciassettenne spavalda che aveva sfidato il rigido moralismo dell'epoca edoardiana innamorandosi di un uomo più vecchio e appartenente a un altro ceto sociale, così come è impossibile scorgere quella che fu un'attrice di successo internazionale nella sessantacinquenne che si aggira infreddolita in una Londra ancora in odore di guerra in cerca di una particina. Nei suoi movimenti - dal risveglio al tragico epilogo - Molly ricorda la vibrante passione che l'ha legata a Synge, un amore contrastato dalla società e dalla madre di lui che è divenuto il fulcro di tutta la sua vita. Il suo fantasma la segue ovunque, è ancora una presenza concreta al suo fianco.

Sarebbe tuttavia riduttivo classificare il libro come un semplice "romanzo d'amore": l'evocativo titolo originale, "Ghost light", ne rispecchia maggiormente l'atmosfera decadente di malinconico ricordo e rimpianto, i veri temi portanti del racconto.

L'aspetto più interessante dell'opera è l'uso sorprendente del linguaggio - sotto forma monologo bisbigliato - che segue abilmente l'incongruo flusso dei pensieri di Molly. Evocazioni che si spostano rapide dal passato al presente, da Dublino a New York, incuranti del tempo e dello spazio e causate dallo sgorgare confuso della memoria.