Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

11novembre
2022

Adelphi

Chi ha letto « Rincorrendo l'amore », di Nancy Mitford (nel nostro sito trovate un video e una recensione) può affrettarsi a leggerne una sorta di continuazione, nel senso che l'Io narrante di quel primo romanzo, la ragazza e poi la donna Fanny, continua nel tempo la esplorazione attenta dei pasticci e del destino di un'altra amica che le è cara, dopo averlo fatto, in "Rincorrendo l'amore" con la cara cugina Linda. Questa volta lei è la scrutatrice affezionata dell'amica Polly, figlia unica, testarda, bizzosa e imprevedibile di una coppia aristocratica e molto ricca. La madre è egoista, presuntuosa, saccente, energica, un po' nevrotica. Vorrebbe che la figlia abbia successo, si sposi bene, rifulga di luce e potere come lei stessa ma nel contempo la vuole pilotare e dominare e vive con lei uno di quei classici rapporti difficili fra madre e figlia in continuo scontro di caratteri e in lotta di potere psicologico una sull'altra. E tutto questo nonostante il legame affettivo, che perdura. In quanto al padre, beh, il padre è un nobile signorile, elegante, ammirato ma vacuo: un guscio raffinato che contiene poca polpa di intelletto e genio, un vecchio signore rispettato che odora ancora di Impero, ma la sua statura morale e intellettuale è come atrofizzata, imbalsamata. In mezzo a quei due genitori Polly cerca la propria via di scampo, attizzata dal suo amor proprio spiccato, dal suo desiderio di autonomia. E così la ragazza spariglia le carte dei genitori, sceglie un uomo sbagliato, fa la vita che vuole, irride le mire della madre. La Mitford ancora una volta racconta trame stravaganti di personaggi eccentrici e ne approfitta per una critica umoristica ma anche acida della società inglese benestante ed estenuata, viziata e incerta, in un'aura di tempi che mutano in fretta. Questa volta accanto all'Inghilterra dell'aristocrazia rurale e agli splendori della Londra ricca appaiono anche le pulsioni british per la bella Italia e per lo spirito di Parigi, tappe obbligate delle scorribande dei danarosi inglesi, anche nei decenni di primo Novecento (fra una guerra e l'altra"…) descritti dalla Mitford.